L’aria di incertezza sul futuro della Scozia coinvolge proprio tutti in questo periodo.
Con l’avvicinarsi del 18 settembre, data in cui gli Scozzesi si recheranno alle urne per decidere il futuro della loro amata terra, i sondaggi elettorali vedono sempre meno differenza tra i sostenitori del Sì e i sostenitori del No.
Il dubbio sulle sorti della Scozia è concreto e ai mercati non piace non avere certezze sul domani. Non sapere se si vivrà nella capitale di una nuova nazione o semplicemente nella cara vecchia Edimburgo, non piace neanche a chi in questo periodo vuole comprare casa.
In queste ultime settimane a Edimburgo, gli agenti immobilliari stanno assistendo a un crescere di clausole legate all’esito del referendum sui contratti di acquisto delle case .
In molti contratti, infatti, i compratori si riservano il diritto di recesso a seconda se la Scozia diventerà uno stato indipendente o meno.
Il fenomeno riguarda tanto le abitazioni di lusso quanto gli appartamenti più modesti.
Di solito settembre e ottobre sono mesi molto vivaci per il mercato immobiliare edimburghese, dopo il momento più calmo di agosto e del festival.
In questo inizio di autunno, invece, il mercato è lento, in attesa di sapere dove porterà il futuro.
Nessuno sa bene in che modo il referendum influenzerà il mercato delle abitazioni: c’è chi dice che molte persone lasceranno Edimburgo in caso di vittoria del Sì, mentre altri sostengono che l’indipendenza porterà un aumento della richiesta di case nella capitale.
Quel che è sicuro è che molti aspettano di avere qualche certezza in più, prima di compiere un investimento importante come comprare casa.
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“Independence Day”: Il Referendum sull’Indipendenza Scozzese
Referendum per l’Indipendenza della Scozia: alle urne nel 2014
“Yes Scotland”: la campagnia anti Regno Unito
Diana Sponza