Iscriversi ad un master in Scozia [parte seconda]

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Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto i vari tipi di master e le principali differenze tra l’università italiana e quella britannica, e quindi scozzese. Oggi ci occuperemo invece della domanda d’ammissione vera e propria.

Si tratta di un aspetto da non sottovalutare: in certe università, la competizione per entrare è estremamente alta, ad esempio circa 50.000 studenti ogni anno fanno domanda per entrare alla University of Edinburgh, ma di questi solo l’11% viene ammesso.
Tenendo presente che ogni università ha requisiti diversi, e all’interno della medesima università possono esserci grandi variazioni da facoltà a facoltà, generalmente saranno richiesti quattro documenti: statement of purpose, reference letter, transcripts e certificato di lingua. Alcune università possono richiedere anche un sample of work, cioè un saggio breve (5-7 cartelle word) su un argomento pertinente al vostro corso di laurea, scritto in inglese.

Vediamoli ora nel dettaglio.
Per prima cosa sarà necessario inviare i transcripts, cioè la lista di tutti gli esami svolti con relativo voto e ovviamente il voto finale. Se al momento della domanda state ancora studiando potete inviare una lista provvisoria e vi verrà richiesta una stima del voto di laurea, cosa piuttosto comune nel Regno Unito. Questo perché i voti in UK sono divisi per fasce, quindi l’ultimo anno uno studente ha già un idea del suo futuro voto di laurea, se non sapete cosa scrivere contattate la segreteria e spiegate la situazione, magari fornendo la vostra media attuale.
Tenete presente che in ogni caso sarà necessario inviare una copia di tale documento in inglese, le università italiane lo forniscono direttamente una volta laureati, se ciò non dovesse avvenire si renderà necessaria una traduzione.
È importante capire che non esiste una traduzione univoca dei voti, ne per gli esami, ne per il voto finale. Nel processo di traduzione ogni università si baserà su un criterio proprio.
Solitamente per un master viene richiesto un 2:1, alcune università considerano questo come un punteggio uguale o superiore a 105, ma altre hanno criteri più o meno generosi, in caso di dubbio contattateli direttamente e diffidate da chi per sentito dire vi dice che il tal voto si traduce nel tal modo: semplicemente non c’è una regola fissa.

Statement of purpose: o dichiarazioni d’intenti, sono le motivazioni che ci hanno spinto a scegliere questo specifico programma. Va considerato che quando inviamo la domanda d’ammissione ad un università oltre al dato numerico dei voti non abbiamo modo di dire veramente chi siamo. Lo statement of purpose sopperisce a questa mancanza. Sebbene a volte le varie facoltà rilasciano alcune linee guida su cosa scrivere (e in quel caso è bene seguirle) per la mia esperienza è importante parlare liberamente e con onestà del proprio percorso accademico: ad esempio raccontando gli esami che ci sono piaciuti di più durante la triennale e perché. È importante anche indicare i motivi che ci hanno spinto a fare domanda proprio lì, una scelta intelligente potrebbe essere informarsi prima sui punti di forza di quel dato corso di studio, e sottolineare nel proprio statement che si desiderano studiare proprio nel campo in cui quella facoltà è celebre.

Reference letters: in genere ne vengono richieste una o due, ovviamente non vanno confuse con una raccomandazione “all’italiana”. Si tratta semplicemente di una breve lettera in cui qualcuno che vi conosce (idealmente un docente, ma in alcuni casi possono essere presentate anche da ex datori di lavoro, colleghi etc..) descrive il vostro percorso accademico e la vostra attitudine al lavoro. Il mio consiglio è, se possibile, di farsi scrivere questa lettera dal relatore di tesi di laurea, poiché probabilmente è il professore che ci ha conosciuti meglio durante i tre anni di università. In alcuni casi verrà richiesto al docente di inviare direttamente la lettera all’università scelta, in altri contesti sarà sufficiente che voi alleghiate una di queste lettere alla domanda d’ammissione. Non c’è alcuna differenza in base alla procedura scelta.

Una nota finale sul certificato di lingua, sebbene sembri talmente ovvio da non richiedere spiegazioni. Vi verrà richiesto di sostenere una certificazione linguistica (solitamente IELTS con un punteggio da 6.5 a 7.5). Adoperatevi per tempo, è un esame i cui risultati impiegano alcune settimane per arrivare. Ricordate che potete inviare la domanda anche se ancora non lo avete sostenuto, l’importante è raggiungere il punteggio richiesto entro l’inizio dei corsi. Inoltre, per quella che è la mia esperienza mentre referenze voti e statement of purpose sono aspetti essenziali della domanda, sul certificato di lingua a volte viene concessa flessibilità. Se avete tutti i requisiti che fanno di voi un candidato ideale, ma magari vi manca mezzo punto nell’IELTS, provate a contattare via mail l’università e spiegare la situazione, ho visto diversi casi in cui ciò non costituiva un problema.

In generale, qualsiasi tipo di problema abbiate, consiglio sempre di contattare i diretti interessati e cercare di avere un dialogo: sarete sorpresi dalla gentilezza e disponibilità degli scozzesi!

 

Francesco Ellia

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