La guerra tra scozzesi e irlandesi per rivendicare la paternità del Whisky probabilmente non vedrà mai un vincitore! 
Entrambe le fazioni infatti sembrano assolutamente convinte quando affermano che “il whisky è stato inventato qui!“.
Innanzitutto, si scrive whisky o whiskey? Se il primo termine è utilizzato per indicare i distillati provenienti da Scozia e Canada, il secondo indica quelli irlandesi e statunitensi (tra i quali i famosi Tennessee e Bourbon).
La parola ha però un’origine gaelica, anch’essa rivendicata sia dalla lingua scozzese (uisge), sia da quella irlandese (uisce). Il termine latino per indicare i distillati, “aqua vitae“, fu tradotto in scozzese e irlandese come “uisge/uisce beatha“, traducibile come “acqua della vita” oppure “acqua viva”.
Il commercio del Whisky vede le proprie origini affondare nel XV Secolo e le prime testimonianze sull’esistenza della bevanda si hanno a partire dal 1405. In quegli anni furono infatti redatti gli Annals of Clonmacnoise, nei quali è possibile leggere la storia della morte di un capoclan irlandese causata da un “eccesso di acqua della vita nel giorno di Natale”!
La prima documentazione scritta dell’effettiva produzione della bevanda è però di proprietà scozzese: nel 1494 si può ritrovare un riferimento a riguardo di un ordine del sovrano britannico inviato al signor John Cor. A quest’ultimo veniva richiesta la produzione di 500 bottiglie di “acqua della vita”.
Se dunque gli irlandesi si possono vantare di possedere il primo documento ufficiale riportante notizie del whiskey, non ci è dato sapere se il distillato in questione fosse stato prodotto sull’Isola di Smeraldo… o nelle Highlands scozzesi!
Ad ogni modo, la rivalità tra scozzesi e irlandesi viene meno lasciando spazio a un comune senso d’orgoglio gaelico… quando si trovano davanti a qualche bicchiere di “acqua della vita”!
Luca Cattaneo
